MICHELE EXEM

Michele Vicentini, in arte Exem, che è la tag con cui da fine anni 90 firma i suoi graffiti e che col tempo ha esteso alle sue produzioni in generale. Viene dalla provincia di Verona.

Il suo percorso professionale parte dagli studi come grafico pubblicitario, seguiti da qualche anno in cui lavora nel settore come grafico creativo. Inizia ad approcciare al mondo del tatuaggio intorno al 2013, e sempre in quel periodo affianca a livello lavorativo anche l’attività freelance di illustratore, di realizzazione di graffiti su commissione e disegnatore in generale.

Le sue influenze artistiche principali sono della vecchia scuola americana degli anni ‘70/’80, dai tattoo di Ed Hardy, al fumetto underground americano di quel periodo, dai lavori pop surrealisti degli artisti della Lowbrow Art e della Kustom Culture, all’immaginario skate portato avanti da brand come Powell Peralta o Santa Cruz; non gli piace però ripetere pari pari questi stilemi, e quando produce i suoi lavori cerca di filtrare il tutto attraverso la lente dei graffiti e un gusto grafico più vicino a quello anni ‘90 e primi ‘00.

Il risultato è un viaggio tra questi riferimenti, a volte più vicino a una cosa, a volte a un’altra, cercando il più possibile di dare una coerenza di fondo dettata dalla sua visione e dalla sua mano che fanno da filo conduttore.

OPERA ESPOSTA

Skate fink

Questo lavoro come molti altri della produzione dell’artista  è un tributo alla Lowbrow art, corrente surrealista e visionaria che ha avuto una forte influenza anche nel mondo del tatuaggio, specie quello californiano degli anni ’70 e ’80, ma che prosegue anche nei giorni nostri.

Un vecchio skateboard che improvvisamente prende vita, muta, diventa un mostro che acquista volume pronto a entrare nella nostra dimensione con l’unico obiettivo di divorare la noia e il piattume della nostra quotidianità. Non ci sono sofismi o sofisticazioni, è come un personaggio di un fumetto underground che vuole uscire dalla sua vignetta, fatta di mutanti e città postatomiche, e portare il suo colore nel nostro mondo. È un po’ inquietante ma allo stesso tempo sgargiante, a modo suo cerca di essere quasi divertente. Enjoy it!